Jon Krakauer - il giornalista dell'Everest
- Janis.J.
- 26 feb 2024
- Tempo di lettura: 2 min
Saggista, giornalista e alpinista statunitense, partecipò a spedizioni in Alaska, scalò una delle cime più difficili al mondo in Patagonia e fu uno dei sopravvissuti alla scalata dell’Everest nel 1996, da questa esperienza nacque il libro Aria sottile nel 1998 e il film Everest.
Lasciò il lavoro di pescatore e carpentiere per dedicarsi al giornalismo.
L’inchiesta più nota fu quella sul giovane Chris McCandless.
Nelle terre estreme

L’incredibile storia di un ragazzo che bruciava di vita, la ricerca dell’essenziale, il bisogno di sfuggire a quella serenità apparente dell’essere umano che dimentica presto la propria voce vivendo secondo schemi sociali che lo immobilizzano in catene sicure.
Questa è la storia di Chris McCandless, raccontata da un giornalista incaricato di scrivere un articolo sul ritrovamento di un corpo in Alaska.
Intervisterà tutti coloro che incontrarono Chris durante il suo viaggio verso le terre del nord e si appassionerà alla sua vicenda rimanendone emotivamente coinvolto.
Chris è stato definito dai più uno stupido sprovveduto.
Ma la vera domanda è: Chi è più stupido? L’uomo che accetta passivamente lo scorrere del tempo o colui che la vita la respira, la morde, prendendo i rischi senza subirla?
Chris visse senza alcun rimpianto, e ne fu dimostrazione persino l’ultima fotografia visibilmente denutrito e in fin di vita, Chris ha sul viso il sorriso. Nonostante tutto. La sua vita è di ispirazione per tutti gli spiriti liberi, i sognatori.
Consigliato a tutti quelli che guardano ancora il cielo.
J.
In alto a sinistra, l’ultimo autoscatto di Chris.
Aveva con se una macchina fotografica, unica compagna di viaggio.
Nell’ultima foto, seduto davanti al suo famoso Magic Bus, purtroppo rimosso nel 2020 per questione di sicurezza, in molti cercavano di raggiungerlo rischiando la vita.
Dal libro è stato tratto il film Into the Wild di Sean Penn.
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